Un problema complesso come quello dei rifiuti, richiede risposte altrettanto
complesse ed articolate, sia sul fronte della pianificazione che delle tecnologie per
ridurre drasticamente la quantità dei rifiuti prodotti e la loro pericolosità. Il vecchio
piano dei rifiuti che abbiamo potuto analizzare nella nostra regione si avventura
speditamente e imprudentemente verso la chiusura del ciclo, pur dopo aver dato
larga e apparente enfasi alle fasi preliminari previste dalla normativa. Queste ultime
sono rimaste sempre, nel passato come nel presente, soltanto al livello di buone
intenzioni e non hanno mai prodotto proposte e progetti concreti di impianti per la
chiusura delle filiere orizzontali. Riteniamo quindi che il piano di rifiuti ancora in
vigore, nonostante gli obiettivi prefissati in merito alla quota di raccolta
differenziata abbia completamente disatteso i vincoli e le proposte operative (
obiettivo 2006 fissato al 45 %, obiettivo raggiunto 29,3 % secondo i dati Arpa 2006 ).
Il nuovo piano di gestione dei rifiuti non può essere basato su una sola idea guida
irreversibile, poco flessibile come l’incenerimento e i costosi impianti di selezione
dell’indifferenziato, ma dovrà essere, invece, basata su numerose e diversificate
iniziative e metodi flessibili volti ad individuare i punti chiave di intervento nel
sistema ed a raggiungere di concerto gli obiettivi, peraltro non solo quelli gia
precisati dalla legislatura perché già superati da molte ed estese realtà territoriali.
Tutto il dossier per una strategia rifiuti zero in Umbria
a cura degli
Amici di Beppe Grillo in Umbria