CONDANNATA GESENU PER INQUINAMENTO

COMUNICATO STAMPA 24.09.08

CONDANNATA GESENU PER INQUINAMENTO

AL TRIBUNALE PENALE DI PERUGIA

Partecipata
conferenza stampa questa mattina (24 settembre) a Perugia presso la Sala della
Partecipazione in Via della Viola, nella quale il Comitato
InceneritoriZERO, Italia Nostra e Legambiente, attraverso le parole dei
rispettivi avvocati Urbano Barelli e Emma Contarini, hanno esposto le
motivazioni della condanna inflitta a GESENU S.p.A. dal Tribunale
Penale di Perugia.
Il Direttore della Discarica di
Pietramelina Giuliano Cecili e il Direttore Generale della GESENU
Giuseppe Sassaroli sono stati condannati dal Giudice Giangamboni a 4
mesi di reclusione, al pagamento di un’ammenda di 3.000 Euro, delle
spese processuali per le costituzioni di Parte Civile e a bonificare il
sito inquinato.
La sentenza ha inoltre riconosciuto il diritto alla richiesta del
risarcimento avanzata dal Comitato InceneritoriZERO, Italia Nostra e
Legambiente, che dovrà essere quantificata dal Tribunale Civile in
successiva udienza.
Il reato accertato dalla Procura della Repubblica di Perugia è di
sversamento di percolato dalla discarica di Pietramelina nelle acque
del Torrente Mussino verificatosi il 18 Ottobre 2004.
In tale data le acque del torrente assunsero una colorazione
marrone-ruggine inducendo i cittadini a far scattare la denuncia; la
centralina di monitoraggio posta al di sotto della discarica di
Pietramelina era quel giorno inspiegabilmente inattiva e
impossibilitata ad allertare gli organi competenti. I dati della
suddetta centralina hanno rilevato nel corso degli anni sversamenti di
percolato che si ripetono in maniera sistematica, evidenziando la
difficoltà da parte dei gestori della discarica di controllare
l’inquinamento ambientale.
La mancata costituzione di Parte Civile da parte del Comune di Perugia
a questo processo ci ha sconcertati in quanto il danno ambientale
provocato è solo un’inezia rispetto al danno morale subito dai
cittadini delle zone limitrofe che si trovano a convivere vicino ad una
bomba ecologica di inimmaginabili dimensioni.

Walter Marri
Presidente Comitato InceneritoriZERO

Giuliano Corbucci
Portavoce Comitato InceneritoriZERO

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BRESCIA “CENTRO DELLO MUNDO”?

                BRESCIA : "CENTRO DELLO MUNDO" ? 

PRESENTAZIONE (POWER POINT) STRATEGIA RIFIUTI ZERO E CRITICITà DEGLI INCENERITORI

                                       Rifiuti_e_inceneritori.ppt

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CONSULTAZIONE POPOLARE

 


 

CONSULTAZIONE
POPOLARE

PROMOSSA DAL FORUM
DEI MOVIMENTI PER I BENI COMUNI

PER AIUTARE LA
REGIONE UMBRIA NEL NUOVO PIANO RIFIUTI,

NELLA SCELTA DEL
LUOGO DOVE

UBICARE L’INCENERITORE

MODULO DA STAMPARE , RIEMPIRE, PROMUOVERE E DIFONDERE OVUNQUE:  CONSULTAZIONE_POPOLARE.doc

Volantino rifiuti zero per la consultazione popolare          volantino_rifiuti_zero.rtf

Volantino non bruciamoci il futuro per la consultaziobe popolare      nonbruciamocilfuturo.pdf

 

 

 

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IL PIANO RIFIUTI PER L’ UMBRIA – RIFIUTI ZERO

 

 

 

 

IL PIANO RIFIUTI PER L’ UMBRIA –
RIFIUTI ZERO

 

I rifiuti sono un
problema complesso intorno al quale ruotano diritti

fondamentali come la
salute e la tutela dell’ambiente.

E’ per questo che
riteniamo che  la gestione dei rifiuti
non può

essere inserita in una
logica di mercato basata solo su principi di

efficienza, equità ed
economicità, ma debba dare risposte sul fronte

della pianificazione,
delle tecnologie,   ridurre
drasticamente la

quantità dei rifiuti
prodotti e la loro pericolosità, attraverso una

gestione pubblica e
partecipata, mirata alla tutela della salute,

dell’ambiente con l’aumento
di posti di lavoro, e non al profitto di

società private.

Il vecchio piano dei rifiuti che abbiamo potuto analizzare nella

nostra regione si
avventura speditamente e imprudentemente verso la

chiusura del ciclo,
con una serie di buone intenzioni e non ha mai

prodotto proposte e
progetti di impianti per la chiusura delle filiere orizzontali.

Riteniamo quindi che
il piano  rifiuti ancora in vigore,   abbia

completamente
disatteso i vincoli e le proposte operative, visti anche i dati Arpa 2005

sulla raccolta
differenziata (obiettivo 2006 fissato al 45% 
obiettivo raggiunto al 29,3 % secondo).

Il nuovo piano di
gestione dei rifiuti è basato su una sola idea guida:

– la termodistruzione
utilizzando gassificatori, inceneritori o cementifici, (industrie insalubri di
1° classe sensi dell’art. 216 del t.u. 1265/1934, leggi sanitarie e successive
modifiche).

– l’ampliamento delle
discariche, quindi di inquinamento da percolato e altro

  costosi impianti di selezione
dell’indifferenziato.

Tutto ciò  per investire nella produzione di energia da
rifiuto nell’interesse dei imprese private a discapito della salute e del
territorio.

 

Il piano dei rifiuti
che vogliamo è basato sulla filosofia delle 4 r

RIDUZIONE  RICICLO  RIUTILIZZO 
RECUPERO

 e comporta  diversificate iniziative:

-riduzione delle
discariche e chiusura di quelle sature (Pietramelina)

– riduzione degli
incenerimenti fino a completo smantellamento degli

impianti di
termodistruzione.

– Una seria politica
di riduzione dei rifiuti alla fonte (ad esempio

una normativa
regionale che impedisca o ostacoli l’utilizzo di

imballaggi non
riciclabili)

– Raccolta
differenziata porta a porta con tariffazione puntuale (più

differenzi meno paghi)

– Separazione corretta
della frazione umida, sistemi di compostaggio

centralizzati

– Il coinvolgimento
della Comunità: partecipazione, sensibilizzazione,formazione

– Riuso dei materiali
post consumo che mantengono forma e destinazione d’uso

– Recupero e
trattamento dei materiali post-consumo con sviluppo

degli usi e del  mercato dei materiali riciclati

– Gestione dei rifiuti
residuali utilizzando sistemi di Trattamento Meccanico  Biologico e valorizzazione dei rifiuti per
Raffinazione Meccanica

– Costituzione di uno
o più centri di ricerca sulla frazione residua

– Tassazione delle
discariche, di proprietà di enti a gestione pubblica e partecipata.

-dichiarazione di
servizio non di rilevanza economica e gestione pubblica e partecipata RIFIUTI
ZERO 2020

 

Forum dei Movimenti
per i Beni Comuni

 

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21 giugno 2008 – giornata di mobilitazione del Forum Nazionale dei movimenti per l’acqua

 

L’ACQUA E’ UN
DIRITTO  NON UNA MERCE!

 

21 giugno 2008 –
giornata  di mobilitazione del Forum
Nazionale dei movimenti per l’acqua

 

  In lotta per il bene comune acqua, il Forum, nel luglio 2007,  ha presentato  in Parlamento la legge d’iniziativa popolare per la
ripubblicizzazione dell’acqua, sottoscritta da oltre 400 mila cittadini
italiani, di cui 5300 umbri ed ha ottenuto la moratoria contro la
privatizzazione dei servizi idrici.

    Anche nei tre ATO Umbri i
servizi idrici sono nelle mani di Società per Azioni, anzi, ignorando la
moratoria, l’ATO 1 dell’Umbria, lo scorso anno, ha ceduto il 40% delle azioni
del gestore Umbria Acque SPA alla multinazionale ACEA SPA! 

leggi tutto il volantino  21 giugno 2008.doc

 

Comunità di

BOSCHETTO-GAIFANA-GAIFANA
STAZIONE-COLSANTANGELO

21-22-24 Giugno 2008

 

Sabato 21 giugno

 giornata 
nazionale  di mobilitazione acqua
bene comune

 

    Ore 17.00  Boschetto 
c/o Casa Amicizia

Rosario Distefano  presenta la prima pubblicazione della
raccolta:      archivium boschetum
( a cura comitato rio fergia)

    Ore 17.45

conferenza assemblea

acqua bene comune

    intervengono:  Sauro Vitali presidente comitato Rio
Fergia

                                 Marco  Bersani 
ATAC nazionale

Valeria Tocchio avv. comitato rio fergia

                                      
Le sentenze del TAR in sintesi

legleggi tutto il programma     locandina_S.Giovanni.rtf  

 

 

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DOCUMENTO FINALE DEL FORUM

    DA I MOVIMENTI IN LOTTA PER I BENI COMUNI 

    Il Forum Regionale Acqua Rifiuti
Energia del 16-17-18 maggio a Ferentillo (TR) ha visto la presenza di uomini e
donne che credono nei beni comuni naturali, materiali e immateriali, e cioè che
la terra,  le sue risorse, l’ambiente,
la natura e tutti gli esseri viventi,  sono
un patrimonio da salvaguardare per la vita stessa e per quella delle
generazioni future; credono nei beni comuni sociali, cioè in una società dove
tutti possano accedere ai diritti fondamentali per avere una vita dignitosa.

Credono nella democrazia
partecipata e cioè nella gestione pubblica, la sola che può garantirne
l’universalità all’accesso ai beni comuni, che sono alla base della convivenza
di ciascuna comunità umana; una gestione che sia  partecipata dagli uomini e dalle donne che costituiscono la
comunità, che conoscendo i territori in cui vivono, sono gli unici a poter
prendere decisioni sui beni comuni dei loro territori.

 

Hanno preso atto dell’assenza dei
partiti politici, di alcune associazioni ambientaliste nazionali e del distacco
delle istituzioni ad un confronto propositivo sulle tematiche fondamentali
oggetto delle diverse vertenze sui beni comuni aperte nei territori umbri.

 

Hanno constatato come i maggiori
partiti politici  (maggioranza e
opposizione) siano sostanzialmente d’accordo nell’insistere con un’economia “di
rapina“ che chiamano sviluppo  che
spesso conduce alla mercificazione dei beni comuni, alla progettazione e
costruzione di grandi opere,  utili solo
a progettisti ed esecutori e non alla collettività.

 

Hanno preso atto che le politiche
amministrative sono rivolte alla salvaguardia degli interessi di soggetti
economici, nazionali e multinazionali, piuttosto che dei diritti della
collettività, quindi hanno individuato fra le priorità, la necessità che le
popolazioni, i comitati, le associazioni ambientaliste e d’impegno civile e
sociale, portatrici di interessi comuni, vengano coinvolte (partecipate) nelle
scelte d’indirizzo e nella programmazione delle politiche  istituzionali, rivendicando il diritto di
poter apportare le loro competenze specifiche, acquisite valorizzate e diffuse
nei territori stessi.

 

Tutti i partecipanti a questo
forum si assumono direttamente le vertenze della ripubblicizzazione dell’acqua
e dell’Eolico in Valnerina, dell’applicazione della strategia rifiuti zero per
l’Umbria e della  bonifica delle
discariche, della revoca della concessione per l’acqua minerale a Idrea/Rocchetta,
del rifacimento totale del progetto del metanodotto Brindisi –Minerbio,
dell’ulteriore prelievo di acqua dal fiume Nera,  della battaglia contro la cementificazione delle città e dei
territori per una pianificazione 
urbanistica partecipata, contro tutte le forme di incenerimento, dal cementificio
alla centrale a biomasse, passando per inceneritori da cdr e contro l’utilizzo
del carbone per la produzione di energia.

 

Vogliamo:

        
il riconoscimento dell’Umbria come bioregione;

        
un bilancio idrico che conservi l’acqua per le generazioni
future che ricomprenda le concessioni dell’acqua per lo sfruttamento
industriale e per gli usi agricoli;

        
il ritiro immediato della Concessione alla Idrea/Rocchetta per
lo sfruttamento industriale delle sorgenti del Rio Fergia;

        
una moratoria che salvaguardi la Valnerina e l’Appennino
(rispetto della legge Galasso) da ogni e qualsiasi impianto eolico e/o altra
grande opera invasiva e deturpante;

        
l’applicazione nella regione dell’Umbria della proposta di
legge d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua;

        
la chiusura e la bonifica della discarica di Pietramelina e la
realizzazione del piano  rifiuti zero
per l’Umbria con una gestione pubblica e partecipata;

        
la chiusura degli inceneritori e della centrale a carbone;

        
rifacimento totale del progetto del metanodotto Brindisi
–Minerbio;

        
esprimere la nostra contrarietà alla trasformazione della E45
in autostrada,

        
accrescere il nostro movimento aprendo il confronto con tutti
gli uomini e le donne che credono nei propri diritti.

 

Il Forum individua  le prime pratiche ed iniziative:

 

        
l’utilizzo di tutti gli strumenti normativi per la tutela delle
risorse, dei diritti e dei beni comuni;

        
la sottoscrizione del piano rifiuti zero qui presentato e già
consegnato alla Regione dell’Umbria;

        
convegno Ambiente e Salute a Bettona per la seconda decade di
giugno.
 

        Ferentillo 18 maggio 2008
 

 Singole Persone,Comitato Umbro Acqua Pubblica, Comitato Tutela Rio Fergia,  ATTAC PG, Comitato Pro Acqua Gualdo Tadino,
Comitato Contro l’Acquedotto Scheggino Pentima, Meetup Amici Beppe Grillo
dell’Umbria, Cobas Umbria, CSOA ex Mattatoio Perugia, Circolo Culturale Primo
Maggio, Circolo ARCI Island, Gruppo Difesa Ambiente di Spoleto,  Inceneritori Zero Umbria, Comitato Don
Chisciotte (C.A.I. Terni, Mountain Wilderness, Italia Nostra Valnerina),  Comitato Popolare per l’Ambiente Bettona,
Comitato NOTUBO, Comitato Nazionale del Paesaggio, Comitato per la tutela
ambientale della conca Eugubina.

 

 

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LE TRE SENTENZE DEL TAR DELL’UMBRIA

  Le tre sentenze del TAR dell’Umbria:

200800189_01.DOC

200800190_01.DOC

200800191_01.DOC

in versione integrale!!!!!!!!!!! 

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VITTORIA DEL COMITATO TUTELA RIO FERGIA!

VITTORIA DEL COMITATO TUTELA RIO FERGIA!

Il TAR dell’Umbria ha fermato la Delibera della Regione
dell’Umbria e  l’autorizzazione ai
lavori del Comune di Gualdo Tadino che permettevano alla Idrea Rocchetta di
prelevare l’acqua dalle sorgenti del Rio Fergia per l’imbottigliamento.

Grazie alla tenacia e alla resistenza del popolo di
Boschetto che con determinazione ha difeso il fiume rimanendo sempre unito nel
nome del bene comune acqua!

Ma questa vittoria è anche di tutto il Forum Nazionale dei
movimenti dell’acqua che ha  sostenenuto
con convinzione che l’acqua è un diritto per tutti e non può essere
lasciata  nelle mani delle
multinazionali.

E’ anche la vittoria di uomini e donne che stanno lottando
per  i beni comuni (rifiuti, energia,
ambiente e salute, diritti sociali….) che credono alla possibilità  di un altro mondo, di un’altra vita, fuori
dalle logiche di mercato, fuori dalle multinazionali.

La lotta incessante portata avanti dal comitato tutela Rio
Fergia in primis, dal comitato umbro acqua pubblica e dal Forum nazionale dei
movimenti per l’acqua, dimostra come la partecipazione dal basso possa
modificare l’ordine imposto dal sistema neoliberista e restituire i diritti e i
beni comuni alle popolazioni.

In Umbria, questa vittoria, è  l’inizio di quelle che verranno dai movimenti che hanno
partecipato al Forum Regionale  per i
beni comuni, riuniti a Ferentillo lo scorso fine settimana e cioè la
ripubblicizzazione del servizio idrico, il no all’acquedotto Scheggino-Pentima,
la chiusura e la bonifica della discarica di Pietramelina, l’applicazione del
piano rifiuti zero, il no al progetto del parco eolico in Valnerina, la
chiusura della centrale a carbone, lo spazio sociale ex mattatoio di Perugia.

 

 

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NON SEMPRE, NON OVUNQUE

AFFARI A GONFIE VELE !

O come i CIP6 diventano l’affare del secolo… 

Presentazione eolico.pdf

a CURA DEL COMITATO DON CHISCIOTE

           VENTO DI AFFARI O AFFARI A GONFIE VELE?VENTO DI AFFARI O AFFARI A GONFIE VELE?espresso10aprile08.doc

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COMUNICATO STAMPA DEL 19

 

   Il Forum per i beni comuni :
Ferentillo (TR) , 16-18 maggio

 

Oltre
25 associazioni e comitati e più di 250 attivisti si sono incontrati per que
sta occasione dimostrando con senso di civiltà e grande coinvolgimento le loro
capacità di analizzare la situazione attuale ed indicare come sia verosimile
costruire altri scenari di mondi possibili

Nel
corso dei 3 giorni d’incontri e’ stata dimostrata nei fatti la partecipazione
attiva alla vita sociale e politica della regione.

 Il Forum ha preso
atto con amarezza la totale assenza di ogni partito politico, ormai preso esclusivamente
nell’ottica di un’economia “di rapina“ che chiamano “sviluppo” svendendo al
miglior offerente i Diritti e i Beni Comuni.

L’affermazione di diritti fondamentali alla vita
come l’acqua bene comune;l’impegno a non lasciare alle generazioni future
montagne di rifiuti; la ferma volontà di proteggere gli ecosistemi montani da
tubi, torri, cemento e nuova viabilita’; il ripensare lo stesso concetto di
sviluppo ad ogni costo sono stati i
principali temi discussi.

 

Seguira’, a breve, un documento che esplicitera’ i
punti fermi delle nostre posizioni nelle singole vertenze territoriali, che
difenderemo e promuoveremo democraticamente ma con determinazione.

Come società civile, vogliamo fermamente  essere protagonisti del nostro futuro

 

 

Ferentillo 18 maggio 2008

 

 Comitato Umbro
Acqua Pubblica, Comitato Tutela Rio Fergia, 
ATTAC PG, Comitato Pro Acqua Gualdo Tadino, Comitato Contro l’Acquedotto
Scheggino Pentima, Meetup Amici Beppe Grillo dell’Umbria, Cobas Umbria, CSOA ex
Mattatoio Perugia, Circolo Culturale Primo Maggio, Circolo ARCI Island, Gruppo
Difesa Ambiente di Spoleto, 
Inceneritori Zero Umbria, Comitato Don Chisciotte (CA.I. Terni, Mountain
Wilderness, Italia Nostra Valnerina), 
Comitato Popolare per l’Ambiente Bettona, Comitato NOTUBO, Comitato
Nazionale del Paesaggio, Comitato per la tutela ambientale della conca Eugubina

 

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